Militare di carriera, dopo l'Armistizio non aderì subito alla Resistenza ma all'inizio del 1945, convinto dal fratello vice-comandante della 12^ brigata Garibaldi, accettò il ruolo di comandante militare della brigata. Mentre raggiungeva in auto i compagni che combattevano al
ponte di Scodogna, venne ucciso da una raffica di mitraglia.