Francesco era figlio di un ricco mercante di Assisi, che così lo aveva chiamato, in onore della Francia dove il suo commercio faceva fortuna, cancellando il nome di Giovanni che la madre gli aveva assegnato al battesimo. Ma il ragazzo non diede soddisfazione al padre quando rifiutò la ricchezza famigliare e decise di vivere in povertà. Fondò l'ordine monastico che da lui prese nome e condusse un'esistenza ad intenso contatto con la natura. Presto divenne una figura di rilievo nella cristianità non solo italiana, come mostrano le prose che narrano di lui e dei suoi compagni e le raffigurazioni pittoriche che lo celebrano un po' ovunque nella penisola, anche solo pochi decenni dopo la sua morte.
"Targa bronzea dello scultore Giulio Greco affissa nel 1926 in occasione del settimo centenario della morte di S.Francesco d'Assisi. La Chiesa è conosciuta dai puteolani col titolo di Agnolo per la devozione all'angelo custode e all'arcangelo Michele, ai quali sono dedicati altari laterali" (notizia di Lucio Ciccone). |