Avvocato, di idee patriottiche, aderì al moto milanese del 1848 e patrocinò diplomaticamente la causa dell'italianità del Trentino; dal 1856 fu più volte podestà di Arco, ma con destituzione negli anni della II e III Guerra d'Indipendenza (1859 e 1866). Operò per dotare la sua città di infrastrutture che la rendessero apprezzato luogo di soggiorno e cura. Nel 1872 contribuì a costituire la Società degli alpinisti tridentini e ne fu primo presidente. |