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Giovane diplomatico, dal 2017 era ambasciatore a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Mentre accompagnava un convoglio del Programma alimentare mondiale fu attaccato da banditi armati che intendevano rapirlo per chiedere un riscatto; ci fu reazione e i criminali colpirono a morte lui, che spirò poco dopo in ospedale, il carabiniere che lo scortava, Vittorio Iacovacci, e l'autista congolese. |
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(Testo)
LUCA ATTANASIO (1977-2021) Ambasciatore d'Italia. Costruttore di pace
“Fare l’ambasciatore è un po’ come una missione: [...] quando sei un rappresentante delle istituzioni hai il dovere morale di dare l’esempio [...]. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di ridisegnare il mondo”
Convinto che la diplomazia potesse contribuire al raggiungimento della pace nel mondo, inizia la carriera diplomatica nel 2003. A soli 40 anni, diviene Ambasciatore a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dove muore tragicamente durante un attentato. Oltre agli impegni diplomatici, si dedica assieme alla moglie Zakia Seddiki a progetti umanitari in aiuto alla società civile africana. Insieme danno vita all’associazione benefica "Mama Sofia", che sostiene i bambini di strada congolesi e garantisce assistenza alle madri in situazioni di grave disagio e difficoltà economica.
foto EDC
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