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Giorgio e Giancarlo erano padre e figlio. Giorgio, notaio, era antifascista e aveva trasmesso questo sentire a Giancarlo, che fu tra i primi organizzatori della Resistenza armata in Lombardia; arrestato, venne sommariamente processato e fucilato. Il padre era stato deportato a Mauthausen, dove trovò la morte. |
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(Testo)
GIORGIO (1887-1945) E GIANCARLO (1923-1943) PUECHER PASSAVALLI Alto, esempio di sacrificio nella lotta per la Libertà
"Noi sapremo anche ricostruire le cose libere da tutte quelle contraddizioni e da tutte quelle imposizioni che ci sono state imposte da un ventennio tirannico"
Padre e figlio, uniti nella resistenza al regime fascista. Giorgio, uomo di grandi principi etici, avverso al fascismo e alla sua ideologia violenta, muore di stenti nel campo di Mauthausen. Giancarlo, vicecomandante di un gruppo di partigiani, muore fucilato ad Erba. È la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza.
foto EDC
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