Nella
storia è ricordata come battaglia di Marignano, dal nome antico della località dove si svolse (che forse non è dizione alternativa della vicina Melegnano) o "battaglia dei giganti", così definita da
Teodoro Trivulzio che vi guidò i suoi armati. Trivulzio era uno dei generali del re di Francia Francesco I, appoggiato anche dalla cavalleria della Serenissima Repubblica di Venezia. Di fronte avevano un esercito di 20.000 elvetici arruolati da Massimiliano Sforza che cercava di difendere l'autonomia del Ducato milanese. Inferiori di numero, gli svizzeri furono sconfitti e metà di loro rimase sul terreno. Da questo massacro sembra sia nato il primo germe del desiderio di neutralità che nei secoli successivi contraddistinse la politica estera dei cantoni confederati e che fu statuito nel Congresso di Vienna (1815). Per tradizione le ossa qui conservate (terzo
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