Giovanissimo organizzò con amici, dopo l'Armistizio, un piccolo gruppo di resistenti che diffondeva idee contrarie al regime attraverso il giornale clandestino
Il ribelle di Teresio Olivelli. Scoperto nel gennaio 1945, venne arrestato ed inviato alla deportazione; passò gli ultimi mesi della guerra in un campo d'internamento in val Sarentina, riuscendo a sopravvivere fino al crollo del nazifascismo.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 23/1/2019.