Giornalista alla
Provincia pavese, durante la Resistenza svolse incarichi di collegamento fra le bande partigiane sui monti dell'Ossola e i centri organizzativi di città. In seguito ad una spiata fu arrestato e deportato nei lager. Morì in una di quelle marce forzate che nella primavera 1945 i tedeschi attuarono per non lasciare testimoni nei campi d'internamento mano a mano che venivano liberati dai russi o dagli americani.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 26/1/2021.