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Nome e Cognome Monastero
Dove si trova piazzetta S.Leonardo - Monghidoro, BO
Categoria chiesa
Segnalato da Gaetano Miti
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(Testo)

MONGHIDORO CROCEVIA DELL'EUROPA - MONGHIDORO GATEWAY OF EUROPE

1528: L'abbazia di San Michele ad Alpes - Abbey of St.Michael ad Alpes
Opera donata da-Artwork donated by:Famiglia Ugo Gitti e Ada Menetti


(a destra)
COMUNE DI MONGHIDORO
MONGHIDORO CROCEVIA DELL'EUROPA
GATEWAY OF EUROPE
1528 L'Abbazia di San Michele ad Alpes
Nel 1528 il capitano di ventura Ramazzotto da Scaricalasino, meglio noto come Armaciotto dei Ramazzotti
(Monghidoro 1464 – Pietramala 1539), ordinò la costruzione del monastero olivetano di S. Michele ad Alpes.
L’edificio, addossato al palazzo del condottiero, aveva forma quadrata, con un grande chiostro centrale adibito agli
esercizi spirituali dei monaci. La sua costruzione, costata ben 8.000 ducati d’oro, nasceva dai buoni rapporti che il
condottiero intratteneva da decenni con la curia di Roma e di Bologna, essendo egli uno dei più valorosi difensori
degli interessi del Papato nelle Romagne.
Il 15 ottobre del 1531 Armaciotto donò formalmente il monastero alla Congregazione di S. Maria di Monte
Oliveto legandolo così, idealmente, al monastero bolognese di San Michele in Bosco dove Armaciotto si era fatto
costruire, quello stesso anno, il proprio monumento funebre, opera del celebre scultore Alfonso Lombardi.
Una nuova ala del monastero fu fatta costruire dai monaci nel 1738 per ospitare una scuola ed altri ambienti ad
uso civile.
Per quasi tre secoli questo luogo fu un importante riferimento religioso, amministrativo e sociale. Al suo interno
furono ospitati dai monaci insigni personaggi (principi, re, papi, ambasciatori e letterati) che si trovavano a passare
lungo l’importante arteria stradale che unisce la Pianura padana alla Toscana.
In seguito all’arrivo in Italia dell’esercito napoleonico, il 19 marzo del 1797 il monastero fu soppresso e trasformato
in sede della Municipalità, nonché Quartiere della Guardia Nazionale e Ricevitoria della Dogana. Passata la bufera
napoleonica, la Curia di Bologna riprese possesso del monastero e i vecchi ambienti furono adibiti ad abitazioni. Tre
lati del chiostro furono murati e il pozzo per la raccolta delle acque piovane fu sostituito con un lavatoio pubblico.
Poco dopo la Seconda Guerra mondiale la Curia bolognese, decidendo di abbattere la vecchia chiesa di Santa
Maria, aprì un ampio varco nel chiostro, che fu colmato con un nuovo edificio di fattura moderna.
(segue traduzione in inglese)
Ideazione e progettazione-Planning and organization: ArtStudioLetizia
Progetto storico e testi - Historical project and text : Giordano Berti
Illustrazioni - Illustrations : Severino Baraldi
Elaborazioni grafiche - Graphics : ArtStudioLetizia
Progetto dell'allestimento - Exhibition planning : Letizia Rivetti
Traduzione - English translation : Vittorio Berti
Pietre donate da - Stones donated by : La Borghigiana S.r.l. - Firenzuola

Monghidoro
Crocevia
dell'Europa
Monghidoro
Gateay
of Europe
ARTSTUDIOLETZIA
Visual Communication


foto Miti
 
 
     
 
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