Classicista, insegnante nei licei, poi latinista negli atenei di Messina e di Padova, pubblicò numerosi saggi ed articoli; nel 1925-27 uscirono i due volumi della sua Storia della letteratura latina. Comunista fin da giovane, giurò fedeltà al Fascismo quando fu richiesta ai docenti universitari; forse lo fece su indicazioni del partito, che non voleva del tutto sguarnire di suoi uomini ruoli culturalmente importanti. Nel 1939 giurò di nuovo quando fu accolto nell'Accademia d'Italia, e prese anche la tessera del PNF. Nel 1943, con la caduta di Mussolini, fu nominato rettore a Padova. In questa veste esortò i suoi studenti alla resistenza contro il nazifascismo.Trovò poi riparo in Svizzera perché la sua posizione si faceva sempre più pericolosa. Nel dopoguerra fu eletto nelle file del PCI alla Camera, nel 1948 e 1953. |