Di nobile famiglia francese trapiantata da tempo in Italia, ingegno versatile, dedito a diverse passioni artistico-letterarie, scrisse commedie che gli fruttarono una discreta notorietà; nel 1813 ebbe da Napoleone l'incarico di commissario dei teatri nei dipartimenti francesi al di qua delle Alpi. Appannatasi la fama, si diede ad imprese commerciali e finanziarie che lo portarono all'indigenza. |