L'idea del monumento fu caldeggiata dal patriota Domenico Diamanti, che voleva riportare a Frosinone le ceneri di
Nicola Ricciotti, fucilato a Rovito (Cs) nel 1844; poi il progetto, affidato allo scultore Ernesto Biondi, si allargò a celebrare
altri eroi risorgimentali di Ciociaria e un umanista di Veroli (Fr),
Aonio Paleario, arso sul rogo nel 1570. Il monumento fu inaugurato nel 1910 e alla cerimonia presenziò anche l'ultimogenito di Garibaldi,
Ricciotti. C'è
chi sostiene che la disposizione del monumento non rispecchi la volontà dell'ideatore, che immaginava la statua del Paleario rivolta verso la chiesa e quella di Ricciotti verso la prefettura: attualmente invece è il contrario.
In una delle due targhe l'abbreviazione MM.VV. significa "Maestri Venerabili" e si riferisce alle gerarchie della Massoneria.
Luigi Angeloni (1758-1842) era un patriota frusinate che morì in esilio a Londra.