L'epigrafe indica la data di costruzione di questa facciata, l'anno 1093, calcolabile dal "bis novies lustris annis tam mille peractis ac tribus": 2 volte nove lustri (=90) e 3 anni (=93) oltre i 1000. Vengono nominati i preti che promossero il lavoro, mentre non viene fatto il nome dell'eximius magister che lo realizzò. Il testo è inciso in continuum sull'architrave della trabeazione ma io l'ho trascritto diviso per dare un'idea della struttura metrica: sono i cosiddetti versi Leonini (forse così chiamati dal poeta Leonio da S.Vittore, vissuto a Parigi nel XII sec.) caratterizzati da una rima interna, fra la metà e la fine del verso (ad es. fratrum-patratum, Rolandi-Gerardi). |