Ricoprì la cattedra di Filosofia nell'ateneo pisano, dedicando particolare attenzione ai nuovi esiti delle scienze e, sulle orme della rivoluzione galileiana, criticando l’impostazione tradizionalista della didattica di molti docenti. Trattò le scienze con l'eleganza del letterato, come si vede nell'ultima delle opere che pubblicò, Lettere Scientifiche sopra vari dilettevoli argomenti di Fisica (1747). |