Sciolte le abbreviazioni, l'epigrafe funeraria recita"Dis Manibus / VELIAE PU= / MIDIAE / MAXIMILLaE / Caii Filiae AURELI= / US PROPIN= / QUuS Vir Clarissimus U= / XORI KARISSI= / MAE"; la lastra sepolcrale fu impiegata come architrave per la porta della chiesa; a destra dell'epigrafe il volto femminile ritrae la donna sepolta, e la sua acconciatura dovrebbe datare il manufatto alla fine del III sec. d.C. |