Impiegato tecnico, fervente cattolico, antifascista, dopo l'8/9/1943 entrò nella Resistenza come comandante di distaccamento di una SAP; in accordo con il CLN accettò l'arruolamento nell'esercito della RSI e prestò servizio al Distretto Militare di Torino, mantenendo contatti con formazioni partigiane; nella primavera del 1944 riuscì a sottrarre un carico di armi e consegnarlo ai suoi compagni. Molti siti
scrivono che fu arrestato dai nazifascisti e fucilato in una rappresaglia; ma ho trovato in rete l'articolo di un
settimanale cattolico che racconta una storia diversa (vedi
thumbnail): su un treno per Ivrea si imbatté in due partigiani della
Volante Rossa di
Piero Urati ("Piero Piero"), camuffati da militi fascisti, che lo provocarono; reagì e lo sequestrarono; cercò inutilmente di dichiarare i suoi accordi con il CLN; il suo cadavere venne ritrovato poi con un proiettile in testa. Forse fu il risultato di un tragico equivoco; ma lo stesso Primo Levi nei suoi racconti parla di quella banda partigiana come di una "macchia nera" della Resistenza.