Un moto liberale, iniziato a Penne sull'onda della disperazione popolare suscitata dall'epidemia di colera, fu duramente represso da Ferdinando II di Borbone: otto dei promotori vennero fucilati, altri salvarono la pelle con la fuga tempestiva.
(Testo)
(fronte) AI MARTIRI PENNESI DEL 1837 ASSERTORI DELL’UNITÁ E INDIPENDENZA D’ITALIA
(sinistra)
ANTONIO CAPONETTI EMIDIO ANTICO PAOLO MANTRICCHIA FRANCESCO D'ANGELO
(retro) XXIV X MDMXXXVII
(destra)
GIUSEPPE TOPPETA GIUSEPPE D’ANGELO AMBROSIO PALMA BERNARDO BRANDIZI