Trasferitosi a Milano, nel 1937 venne arrestato e
condannato a 30 anni di carcere con l'accusa di spionaggio militare sulle caratteristiche tecniche di aeroplani da guerra fabbricati nello stabilimento Caproni; liberato nel 1943, entrò nella Resistenza, militando nella 23^ brigata Garibaldi; morì poco dopo la liberazione in un incidente stradale.