Nel 1957, durante i lavori per l'ampliamento della strada litoranea (via Flacca) vennero trovati presso il mare pezzi scultorei, che in un primo momento furono considerati parte di un gruppo con Laocoonte; gli scavi e la ricomposizione paziente dei numerosi frammenti fecero riapparire enormi composizioni che riproducevano vicende del viaggio di Ulisse (il rapimento del Palladio, l'incontro con Scilla, l'accecamento di Polifemo e forse altri soggetti); le opere dovevano adornare la peschiera realizzata dentro e davanti la cosiddetta Grotta di Tiberio. La gente di Sperlonga si batté tenacemente perché i reperti non fossero portati altrove. Marcello Gigante (1923-2001), che ha dettato l'epigrafe, è stato un illustre grecista e papirologo; ha insegnato negli atenei triestino e napoletano. |