Di famiglia antifascista, durante la Resistenza fu staffetta per le brigate Garibaldi, tenendo i rapporti prima con l'Ossola poi con la Valtellina. Nel febbraio 1945 una delazione la portò in carcere, dove fu torturtata, senza però mai fare nomi. Stava per essere deportata in Germania quando arrivò la Liberazione. Nel dopoguerra lavorò per l'ANPI provinciale di Milano.
Nei thumbnail momenti della cerimonia di intitolazione (22/10/2025). |