Figlio del fondatore di una casa di alta moda a Milano, non fuggì, sottovalutando l'effetto delle leggi razziali, soprattutto dopo l'istituzione della Repubblica Sociale Italiana; nell'agosto 1944 venne arrestato e, come suo fratello
William, deportato nel lager. Morì poco dopo la liberazione del campo di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa, per le privazioni subite durante la detenzione.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.
La posa di questa targa è avvenuta il 24/1/2019.