Nel 1475 fu trovato morto nel ghetto un bambino di circa due anni; molti ebrei furono accusati di aver ucciso il piccolo Simone in un rito sacrificale, furono incarcerati e torturati; alcuni finirono sul rogo. Da allora tutta la comunità ebraica fu cacciata da Trento. Il bimbo fu venerato, come san Simonino, in una cappella della chiesa di San Pietro, oggi non più esistente; il sacello a lui dedicato è rimasto all'interno di un palazzo di civile abitazione. Il culto di questo "santo" è stato revocato dalla Chiesa recentemente (1965).
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