Studioso di Leibniz e di Kant, si impegnò politicamente contro il regime fascista, prima avvicinandosi al gruppo di Giustizia e Libertà, poi al Partito Socialista. Per i suoi scritti fu condannato al confino a Ventotene (quindi a Melfi); fuggito e passato alla clandestinità, venne intercettato e ferito a morte dai militi della banda Koch.
Nella targa inferiore si legge un refuso (alla riga 3): "impiegato" invece che "impegnato". Nell'ottobre 2017 ricevo una fotografia che mostra come una storica "stratificazione" di targhe (aggiunte, danneggiate, restaurate ecc.) sia stata sostituita da una sola, visibile nell'ultimo thumbnail. |