La sua fama di scultore ebbe inizio quando scolpì un monumento funerario (l'orfano) che assomigliava al ritratto del duca di Reichstadt (l'infelice figlioletto di Napoleone) raffigurato in un stampa di larga diffusione: dopo il crollo napoleonico l'Italia era tornata sotto regimi assolutistici che soffocavano le aspirazioni libertarie e perciò su quella statua di ragazzo piangente si riversarono i sentimenti romantici di un'intera generazione. E da allora ricevette numerose commissioni pubbliche e private e fu nominato insegnante alla Regia Accademia fiorentina. |