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     |  |  | Uomo di mare fin da ragazzo, aderì alle idee mazziniane; a Genova partecipò ad un moto patriottico che fallì e dovette fuggire in esilio; dal 1835 al 1848 in sud America combattè a sostegno di istanze libertarie locali. Tornato in Italia si scontrò con gli austriaci in Lombardia; poi accorse in difesa della Repubblica Romana, alla cui caduta (1849) dovette fuggire al nord. Negli anni successivi la sua fondamentale partecipazione all'unificazione ed indipendenza italiana non ebbe sempre il chiaro riconoscimento che meritava; nel 1859 i suoi uomini a Bezzecca (Tn) diedero un contributo essenziale alla vittoria contro gli austriaci; nel 1860 le Camicie rosse conquistarono il Regno delle Due Sicilie; i successivi autonomi tentativi di acquisire Roma al Regno d'Italia furono però non appoggiati o addirittura fermati dalle armi di quello stesso Regno che aveva contribuito ad accrescere. Nell'isola sarda di Caprera trovò spesso l'obbligato o volontario rifugio a questa ingratitudine. |  |  |  |  |  
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      |  |  | (Testo) 
 IL 14 MAGGIO 1862
 QUÌ UNO STUOLO DI GENEROSI ARDITI
 CELATAMENTE CONVENNE
 PER ROMPERE GLI INDUGI E COMPORRE LA NAZIONE
 DUCE GARIBALDI GIÀ PRONTO IN TRESCORE
 COI FIDI NULLO, AMBIVERI, CATTABENE
 A PIOMBARE CONTRO LE SCHIERE AUSTRIACHE IN TIROLO
 A FORZA TRATTENUTI PER COMANDO DEL MINISTERO
 I CITTADINI NON INDARNO SPERARONO
 NELL'AVVENIRE DELLA PATRIA
 ____ . ____
 
 QUESTO RICORDO
 A PERPETUA MEMORIA DI QUEL TENTATIVO
 CHE LA STORIA REGISTRA COME UN GIORNO PONTIDA
 POSE
 IL 14 MAGGIO 1872
 IL SINDACO M. ORGNIERI
 
 
 foto EDC |  |  |  |  |  
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