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Nome e Cognome Renato Cesarini
S.Silvestro (Senigallia), An 1906 - Buenos Aires, RA 1969
Dove si trova loc. Castellaro - Senigallia, AN
Categoria scienze e tecniche
Segnalato da Lucio Lucci
Per saperne di più ...
wikipedia Cerca Renato Cesarini su Wikipedia
Da bambino emigrò con la famiglia in Argentina, dove cominciò a giocare a calcio in squadre locali; nel 1929 era di nuovo in Italia e giocava nella Juventus, fino al 1935; tornò poi in Argentina, continuando la carriera come allenatore. Per un gol segnato all'ultimo minuto in una partita della nazionale italiana i giornalisti cominciarono a parlare di "zona Cesarini" per indicare qualcosa di realizzato poco prima dello scadere del tempo.
 
     
 
 
(Testo)

(sul monumento)

RENATO CESARINI
CALCIATORE


(targa 1)
LA "ZONA CESARINI"

NOVANTESIMO ANNIVERSARIO
DEL NOVANTESIMO MINUTO
13 dicembre 1931 - 13 dicembre 2021

Il 13 dicembre 1931 a Torino durante la partita Italia -
Ungheria (terminata con la vittoria azzurra per 3 a 2),
Renato Cesarini segnò il goal della vittoria al 90° minuto.
La domenica successiva in campionato (Inter - Roma 2 a
1), l'interista Umberto Visentin segnò a sua volta un goal
all'ultimo minuto. In questa occasione il giornalista
Eugenio Danese coniò l'espressione "caso Cesarini"; di-
ventata in seguito "zona Cesarini", è entrata poi nel dizio-
nario della lingua italiana per indicare i minuti conclusivi e
di recupero in un evento sportivo, in particolare nel calcio.
Per metonimia, in Italia l'espressione è usata anche nel lin-
guaggio comune per indicare fatti avvenuti, o situazioni
cui si è posto rimedio, in extremis.
CASTELLARO DI SENIGALLIA 12 DICEMBRE 2021


(targa 2)
RENATO CESARINI
CALCIATORE
SENIGALLIA 11 APRILE 1906BUENOS AIRES 24 MARZO 1969
Renato Cesarini nacque in località San Silvestro di Senigallia e crebbe a Buenos Aires,
dopo l'emigrazione della famiglia avvenuta nel 1908. Iniziò la carriera in Argentina nel
Chacarita Juniors e nel 1929 approdò alla Juventus dove rimase fino al 1935; in cinque
anni vinse cinque campionati, collezionando 158 presenze con 55 reti. Dopo aver gioca-
to in precedenza 2 partite (con 1 rete) nella Nazionale argentina, come oriundo giocò 11
partite (con 3 reti) nella Nazionale italiana.
Proprio con l'Italia, segnando un goal al novantesimo il 13 dicembre 1931 contro l'Unghe-
ria (e ne segnò altri tre nei campionati 1931, 1932 e 1933), i cronisti iniziarono a parlare
di "zona Cesarini" indicando le reti segnate negli ultimi minuti; per questo è rimasto per
sempre nell'immaginario collettivo e nella storia del calcio. Tornato in Argentina giocò
nel grande River Plate vincendo due campionati (1936 e 1937). Terminata la carriera di
giocatore, iniziò quella di allenatore. Allenò tra l'altro il River Plate (la celebre Maquina,
vincendo il campionato del 1945 e scoprendo in seguito nelle giovanili Omar Sivori),
il Boca Juniors ed il Banfield. Tornato in Italia, allenò il Pordenone, la Juventus come
Direttore Tecnico (vincendo la Coppa Italia 1958/59 e la Coppa Italia ed il Campionato
1959/60) ed il Napoli. Nel 1967/68 fu selezionatore
anche della Nazionale argentina. Fu soprannominato
"la Bibbia del calcio", "il C'è", "el Tano"; morì a soli
63 anni a Buenos Aires in seguito ad un intervento
chirurgico.
CINQUANTESIMO
ANNIVERSARIO DELLA MORTE
Quando dai il tuo nome ad un
pezzetto di tempo (il quale è solo
di Dio, dice la Bibbia), qualcosa
di buono nella vita hai fatto!
A.Baricco
CASA DELLA FAMIGLIA CESARINICASTELLARO DI SENIGALLIA 1 DICEMBRE 2019


foto Lucci
 
 
     
 
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