La sua presenza nella casa della
famiglia Gallico era dovuta al fatto che aveva sposato un loro parente, Alfonso Gallico; a distanza di neanche 6 mesi dalla loro deportazione li seguì nello stesso tragico destino.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 23/1/2020.