Eremita, fondò l'ordine dei Minimi; per 25 anni visse in Francia, dietro richiesta della corte. Fu santificato nel 1519. È il patrono della Calabria e della gente di mare.
Fra i
miracoli attribuiti al santo alcuni sono particolarmente cari a vegetariani e vegani: fece rinascere una trota (di nome Antonella) che un affamato aveva già fritta e divisa in pezzi; così pure fece di un piatto di pesci che il re di Napoli gli aveva inviato in segno di rispetto. Questa targa ricorda che Francesco ridiede la vita anche ad un agnello che gli si era affezionato (pure questo aveva un nome: Martinello) e che dei ladri avevano rubato e mangiato; per nascondere il misfatto le ossa erano state gettate in una fornace per fabbricare la calce (calcara); venutolo a sapere, il santo all'imboccatura del forno chiamò per nome l'agnello e l'animale riapparve vivo a prendere il cibo dalle sue mani.