La Chiesa Madre di Noto fu iniziata all'indomani del
terremoto del 1693, che sconvolse la Sicilia orientale; già nel 1727 un'altra scossa tellurica fece danni su quanto era già stato costruito; i lavori procedettero molto lentamente, intervallati da altri sismi (come quelli dell'aprile 1780, del 1818, del gennaio 1848 e del dicembre 1990); il 13 marzo del 1996, a causa delle ripetute scosse terrestri e di errori costruttivi nelle diverse fasi del restauro, quasi metà chiesa crollò, per fortuna senza vittime. Iniziò un'opera di
ricostruzione all'insegna delle migliori tecnologie edilizie e di sicurezza, con notevole impegno finanziario; 11 anni dopo la Cattedrale di Noto riaprì le sue porte ai fedeli (18/6/2007).
Perdonabile eccezione alle regole dell'archivio: le lapidi sono all'interno della chiesa, ma ci sembrava che l'impegnativa ricostruzione da esse ricordata non meritasse il silenzio.