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Nome e Cognome Stefano Ceccarelli
1971 - 2015
Dove si trova via Chianesi 53 (atrio ospedale) - Roma, RM
Categoria varia
Segnalato da Sandro Vallocchia
Per saperne di più ...
wikipedia Cerca Stefano Ceccarelli su Wikipedia
Targa ammessa in archivio perché le sale comuni degli ospedali rientrano nella categoria "pubblicamente visibili".
 
     
 
 
(Testo)

SALA
STEFANO
CECCARELLI


(su targa vicina)
Questo progetto è dedicato alla memoria del mio amato compagno, Stefano Ceccarelli, che
nell'atrio dell'IFO ha trascorso molte ore.

Un uomo vitale e generoso che ha combattuto con coraggio e serenità la sua battaglia contro la
malattia. È dedicato a lui e alla sua grande famiglia, una famiglia definita dall'amore. Ai suoi
parenti, ai suoi amici, ai suoi colleghi. Ma anche ai medici, agli infermieri, ai volontari.

Ma è soprattutto dedicato a tutti i degenti, di questa struttura, che spesso ci hanno regalato un
sorriso - attimi di intimità e vicinanza in momenti molto difficili. Ognuno di noi è molto di più
della malattia, che, in certi momenti, ci affligge. È per questo motivo che ho deciso di ristrutturare la
sala d'attesa - un luogo sospeso fra la casa e la cura - per riaffermare che la nostra vita è ampia e
dobbiamo trovare spazio, in quello che siamo, per tutte le nostre emozioni.

Vorrei che fosse questa la testimonianza di Stefano - amore, accoglienza e generosità. Prendersi
cura delle persone che incrociamo. Questo è il racconto della vita di Stefano, la narrativa della sua
esistenza.

Il Progetto

Il progetto è stato ideato e curato dall'Architetto M.Cristina Persico Piro, il cui interesse prioritario
è stato quello di realizzare uno spazio di accoglienza "interconnesso", volto a facilitare le persone
che lo frequentano, in esperienze spontanee di complicità condivise. Mai più percorsi di guarigione
vissuti "in solitario".

I pilastri, che troppo spesso vengono vissuti come un "fastidio inevitabile", sono stati trasformati in
una formidabile opportunità, complice la grande concentrazione di forze nel loro interno.

Osservando la sala dedicata a Stefano Ceccarelli, si intuisce immediatamente che agli stessi è stato
affidato, quasi emblematicamente, il ruolo di "centri energetici". Quasi che, per una certa forma di
contaminazione, oltre che protagonisti geometrici dei due centri di rotazione dei divani, sono anche
generatori di reciproche solidarietà.

Il progetto, nei suoi particolari esecutivi, ha posto la massima attenzione al benessere emotivo, pur
non sottovalutando quello fisico di quanti frequentano questa struttura. A tale scopo sono stati
eseguiti vari prototipi, via via perfezionati, prima di definire una seduta che conciliasse l'ergonomia
con la gradevolezza, non tralasciando l'estetica.


Cesare Piro


foto Vallocchia
 
 
     
 
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