Un'
altra epigrafe, che ricorda la costruzione dell'anfiteatro di
Falerii Novi (oggi Civita Castellana) per iniziativa e spese di due
patroni del municipio, può essere usata per integrare questa assai mutila; forse erano lapidi gemelle; i nomi comunque anche nell'altra risultano incompleti.
Quello però che ha suscitato l'interesse del segnalatore è stata la militanza di uno dei due nella
VIIII Legio Hispana, una legione che alla metà del II secolo d.C. sparì misteriosamente. Augusto l'aveva impiegata nella battaglia di Azio (31 a.C.), poi fu inviata in Spagna, dove prese il nome onorifico; di seguito fu dislocata alla frontiera del Reno, in Africa e lungo il Danubio; infine partecipò alla conquista della Britannia voluta dall'imperatore Claudio; nell'isola rimase fino al tempo di Traiano; poi non ne troviamo più menzione; altre testimonianze su uno spostamento in Batavia (Paesi Bassi) e in Oriente sono incerte o ipotetiche. Nel mondo anglosassone la possibilità che sia stata decimata dalle armi dei loro antichi antenati ha molto solleticato l'orgoglio nazionale e ha alimentato la
letteratura romanzesca.