Membro di una nobile famiglia veneziana, fratello del cardinale
Pietro, dal 1591 fu vescovo di Famagosta, dal 1606 di Verona, dove era stato coadiutore dello zio Agostino (1531-1606), vescovo della città dal 1565. Alberto morì di peste nel 1630.
Qui è ricordato perché nel 1618 riconsacrò la chiesa restaurata della S.Croce e di S.Francesco, dal 1571 officiata dai Cappuccini; la chiesa venne distrutta nella II Guerra Mondiale.