Ingegnere del Consorzio Idraulico, attivo nelle opere di bonifica del delta padano, fu filantropo, con la passione per la storia locale; si dilettò anche di pittura e di poesia, scrivendo sonetti in italiano e in dialetto ferrarese.; nel 1926 donò al Comune di Ferrara le due
statue che si affacciano sulla piazza della Cattedrale.