Costanzo Ebat (Livorno 4/5/1911-Roma 3/6/1944) era colonnello di Artiglieria e dopo l'8/9/1943 partecipò alla difesa di Roma contro i Tedeschi; arrestato in seguito ad una delazione, venne torturato e poi fucilato a Forte Bravetta.
Giotto Ciardi (Lari, Pi 25/11/1921-Livorno 27/11/1995) era Carabiniere in Dalmazia e dopo l'8/9/1943 entrò
nella Resistenza, riportando una grave ferita; rientrato in Italia si distinse combattendo i Tedeschi come partigiano nell'alta Toscana, dove fu nuovamente ferito, catturato e torturato; fu liberato dai compagni quando era quasi in fin di vita.
Renato Martorelli (Livorno 1/1/1895-Niella Tanaro, Cn 28/8/1944) avvocato, socialista, dopo l'8 settembre 1943 aderì alla Resistenza, rappresentando il suo partito nel CLN piemontese; catturato dai fascisti, fu lungamente torturato ed infine ucciso; è ricordato da una targa anche a
Torino.
Umberto Lusena (Livorno 20/9/1904-Roma 24/3/1944) era Maggiore di Fanteria e dopo l'Armistizio partecipò alla difesa di Roma contro i Tedeschi; catturato in seguito ad una spiata, venne torturato e poi finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella.
Giampaolo
Gamerra (Torino 1907-Stagno, Li 9/9/1943) era Maggiore di Artiglieria e all'Armistizio si trovava presso Livorno; cercò di contrastare ai Tedeschi l'occupazione del porto rimanendo
ucciso nell'azione.
Rino Pachetti (Livorno 15/2/1913-Rosignano Marittimo, Li 19/1/2000)
ferroviere, antifascista, militante del Partito d'Azione clandestino, fu al comando di diverse formazioni partigiane in Lombardia; ferito e catturato, riuscì ad evadere per ben due volte; è ricordato anche in una targa sul
Monte Brugiana, Ms.
Alfredo Sforzini (Castelvecchio di Pescia, Pt 1914-Cavour, To 1943) è ricordato anche da un'altra targa a
Livorno, nella piazza a lui intitolata, e da una a
Cavour.
Ilario Zambelli (Rio nell'Elba, Li 2/7/1909-Roma 24/3/1944) militare in Marina, dopo l'Armistizio aderì alla Resistenza; arrestato e torturato, finì poi nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine
all'indomani dell'attentato di via Rasella.
Rurik Spolidoro (Livorno 6/9/1923-Gusen, D 24/4/1945) era ufficiale paracadutista e dopo l'Armistizio entrò nella Resistenza; arrestato ed inviato alla deportazione riuscì ad evadere e riprendere la lotta; catturato una seconda volta, fu inviato a Mauthausen, D, dove morì pochi giorni prima della fine della guerra.
Paolo Vannucci (Martinez, CA-USA 1917-Gruda, MNE 18/9/1943) maestro, era sottotenente in Montenegro al momento dell'Armistizio; resistette ai tedeschi, fu fatto prigioniero e poi fucilato.
Il monumento, opera di Antonio Vinciguerra, è stato inaugurato il 2/6/2007.