Romagnoli aderì alla Resistenza militando con le brigate Matteotti, nella "banda Basilotta" operativa al Quadraro; convinse alla causa anche il cognato
Butticé; con loro facevano azioni di sabotaggio
Gori e
Butera; tutti e 4 furono arrestati nel rastrellamento nazifascista del 15/2/1944 al Quadraro e finirono nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine.
Bonfanti, anch'egli socialista e attivo nel gruppo dei partigiani sabotatori, fu arrestato il 17/4/1944 e deportato verso la Germania, ma riuscì a fuggire durante il trasporto e si unì alle formazioni partigiane dell'Appennino emiliano, dove morì in uno scontro a fuoco con truppe tedesche.